Carissimi, vi aggiorno un po’!
Oltre alle celebrazioni dei Santi e dei Morti, questa è stata una settimana con diversi appuntamenti diocesani. 🙏
Martedì 5 novembre c’è stata la festa liturgica dei 38 Martiri Albanesi e il vescovo ci ha invitato a celebrare tutti insieme nella chiesa di Blinisht, un villaggio non lontano da Mabë. Con alcuni parrocchiani, insieme ad altre comunità, siamo andati in pellegrinaggio a piedi! 🏃

Festa liturgica dei 38 Martiri Albanesi
Sabato 9 invece c’è stato il primo incontro diocesano dei giovani. Se ne fanno quasi uno ogni mese e mezzo, in genere il sabato mattina dalle 9:30 alle 12:30. Tanti i ragazzi che partecipano.🎉

Incontro diocesano giovani
Ieri ho finito la benedizione delle famiglie 🎊.
Ci sono 66 case nel villaggio di Dragushë e 137 in quello di Mabë! Molti sono andati via, molte le case vuote 🙄.
A me è sempre piaciuto andare nelle case e incontrare le persone, anche in Italia.
La prima cosa che si nota qui è la differenza economica tra chi ha figli o fratelli all’estero e chi no. Tutti però sono molto accoglienti e contenti della benedizione. Io e suor Vera, che mi ha accompagnato in questi ultimi mesi, siamo sempre tornati a casa con qualcosa: uova spesso, ma ora anche cachi, melograni, arance… in estate invece pomodori e cetrioli, cipolle e agli! 🍅🥒
Il 30 ottobre scorso ho fatto un anno in Albania! Non è facile fare un bilancio.📊
In generale, sicuramente essere in missione è bello. La missione ti costringe per forza di cose a ripensare tutto, il tuo modo di essere sacerdote, il tuo modo di essere parroco, il tuo modo di pensare le attività, i rapporti, le relazioni, perché tutto intorno a te è diverso! Non solo la lingua…
Anche se poi, a ben pensarci, anche quando si cambia parrocchia in Italia dovrebbe essere così, giusto? Mica le parrocchie sono tutte uguali.😉 Hanno storie, cammini, bisogni diversi!
Ed è bello anche essere in missione in comunità. Sarebbe stato molto più difficile da solo e non solamente per la lingua!💪
L’Albania, in particolare, è un paese a sé!
Ci sono tante “albanie”:
c’è il nord a maggioranza cristiano e il sud quasi totalmente musulmano;
c’è la capitale Tirana di quasi un milione di abitanti con centri commerciali e parchi acquatici e ci sono i villaggi senza asfalto, luce pubblica e acqua potabile;
c’è il mare, sempre più meta di turisti, e c’è la montagna dove senza un Land Rover non vai da nessuna parte!!!
A volte sembra che tra di loro, queste “albanie”, non si conoscano. Quando a Scutari, che è una città, parlo della vita a Mabë (il nostro villaggio) non mi credono… 😀😀😀.
I villaggi della nostra missione infatti sono molto piccoli (circa 700 abitanti in tutto), le persone sono dedite prevalentemente alla campagna: ai campi (sono famosi per cocomeri e verza) e agli animali (galline, tacchini, maiali, mucche, pecore e capre). 🐔🦃
La partecipazione alla vita parrocchiale è bassa. Gli anni terribili del comunismo non hanno intaccato l’identità cristiana, quanto invece la vita cristiana, l’appartenenza alla comunità, la vita di fede. 😟
Ci sarebbe da ricominciare da capo, specialmente con gli adulti, ma non ho capito se i vescovi e i sacerdoti albanesi se ne sono accorti. Si ritiene importante, alla fine, assicurare solo la celebrazione della Messa e dei sacramenti. 🙄
Per tutti questi motivi in comunità tra di noi e con il vescovo ci stiamo interrogando sul senso della nostra presenza qui. 🤔
Siamo tanti preti e tantissime suore in diocesi e finiamo, anche senza volerlo, ad accentrare tutte le attività. In tutta la diocesi, per esempio, solo poche parrocchie (tre/quattro) hanno catechisti laici, il catechismo lo fanno prevalentemente i consacrati e gli assistenti pastorali (che sono laici, ma stipendiati)! Dicono che mancano preti, ma perché è una chiesa, a causa della sua storia recente, ancora molto tradizionale (diciamo anche clericale!). 🤷
Come diocesi a gennaio iniziamo il 9° anno di presenza in questa terra, era infatti gennaio 2012 quando don Giovanni è partito e il gemellaggio era stato pensato per 10 anni.
In questa prospettiva abbiamo scelto come impegno, quest’anno in parrocchia, di cercare di responsabilizzare di più i “vicini”, affidando loro le attività (il catechismo, la Caritas, i malati, la pulizia della chiesa) in modo che si reggano in piedi da sole il più possibile.💪
Speriamo… Non è facilissimo!
Pregate per noi e per questa terra, noi lo facciamo ogni giorno per voi.🙏
Oggi ho chiamato don Amadeo per avere aggiornamenti dal Venezuela.
Ci scriverà quanto prima…
Le notizie che provengono da tutto il Sud America sono preoccupanti!!! 😟
Io dovrei rientrare a metà dicembre!
Vi farò sapere.
Un abbraccio a tutti… 👋